Quante volte sei uscito dall’autostrada, o in Corso Europa, sul lungo Polcevera, ed hai visto una pattuglia fermare le automobili per fare l’alcol test? Quanti amici e/o conoscenti hai sentito avere qualche problema con la c.d. “guida in stato di ebbrezza”?

Ebbene sì, negli ultimi anni le recenti normative si sono, giustamente, fatte molto più severe nei confronti degli automobilisti trovati con un tasso alcolemico al di sopra della soglia consentita.

Un giro di vite che comporta varie conseguenze molto disagevoli: sospensione della patente, sequestro del veicolo, procedimento penale nei propri confronti con condanna al pagamento di anche 5.000/6.000 Euro, visite mediche: un labirinto burocratico dai costi tutt’altro che esigui!

Il legislatore ha inserito, però, alcune norme che permettono di “limitare i danni”, ed in particolare:

• dimezzare il periodo di sospensione della patente;
• ottenere il dissequestro del veicolo;
• estinguere il reato (che, quindi, non finirà nel casellario giudiziale, mantenendo la “fedina penale” pulita);
• non pagare alcuna sanzione pecuniaria.

Questo istituto è quello previsto dall’art. 186 c. 9 bis del C.d.S., attraverso i cosiddetti “lavori di pubblica utilità”.

In alcuni casi si può anche ottenere la restituzione temporanea della patente, per esigenze di salute o lavorative, evitando temporaneamente le problematiche della sospensione.

In tutte queste situazioni i consigli che possiamo darvi sono sostanzialmente due: muoversi con celerità ed individuare subito un legale a cui affidarsi per la gestione di questa pratica.

Il trascorrere del tempo, infatti, può portare solamente ulteriori problemi, e precludere soluzioni.

Sotto tutti questi punti di vista lo Studio, forte della propria esperienza pluriennale nel settore, è in grado di meglio consigliarti sulla strada da percorrere: non resta che chiedere!