Il rilascio dell’immobile (prima parte) : la consegna delle chiavi

Mar 23, 2020 | Sfratti

Oggi torniamo a parlare di sfratti.

Abbiamo già visto nelle scorse settimane quanto può durare uno sfratto.

Un’altra fase fondamentale, sia che ciò avvenga in via forzosa, sia che sia spontanea, è quella relativa al rilascio dell’immobile, con contestuale riconsegna delle chiavi.

Questo momento, che potrebbe risultare banale, necessita al contrario di alcune accortezze, sia dal lato del proprietario, sia dal lato dell’inquilino, in quanto una situazione approcciata superficialmente potrebbe portare alcuni fastidi, di natura economica ma non solo.

È giusto sottolineare sin d’ora che il modo migliore per riconsegnare le chiavi è farlo di persona: potremmo anche spedirle, ma non avremmo le stesse garanzie che andremo ad elencare più avanti; inoltre con la spedizione accettiamo e ci accolliamo il rischio, anche economico, che vadano smarrite (il che creerebbe un bel problema!).

Pertanto SCONSIGLIO vivamente la spedizione, salvo casi eccezionali.

Come dicevamo, quindi, ci troviamo personalmente davanti al proprietario dell’immobile per la riconsegna delle chiavi: di questa operazione è, però, bene che vengano redatte pochissime righe di verbale, purché ci siano.

Sarà sufficiente dare atto del fatto che in una certa data (è FONDAMENTALE, quindi, indicare la data) l’inquilino Mario restituisce le chiavi al proprietario Giacomo.

Ovviamente affinché il documento abbia valore dovrà essere firmato da entrambe le parti.

In questo modo l’ormai ex inquilino Mario sa con certezza assoluta che da quel giorno non potranno maturare ulteriori canoni di locazione (salvo, ovviamente, il mancato rispetto del preavviso) e che nulla potrà essergli chiesto per quella ragione.

Sotto questo aspetto mi permetto, però, di dare un ulteriore CONSIGLIO ai proprietari.

Nel caso in cui ci sia una morosità pendente, oppure non sia stato rispettato il termine di preavviso, è sempre bene aggiungere una piccola postilla, nella quale si confermi di non voler rinunciare, con l’accettazione delle chiavi, ai canoni non pagati, o al termine di preavviso, o a qualunque altra somma eventualmente dovuta (“il Signor Giacomo accetta le chiavi senza con ciò rinunciare ad eventuali crediti vantati nei confronti del Signor Mario”).

Su questa specifica circostanza, infatti, se è pur certo che la Cassazione ha stabilito che l’accettazione delle chiavi NON implica rinuncia a propri eventuali crediti, è altrettanto vero che qualche sporadica Sentenza di opposto parere ogni tanto esce comunque.

A scanso di equivoci e per restare tranquilli, pertanto, CONSIGLIO di aggiungere questa piccola dicitura: poche righe evitano grandi potenziali problemi!

Tornando alla consegna delle chiavi, il verbalino di riconsegna dà al proprietario Giacomo una ulteriore certezza: da quel giorno torna ad essere a tutti gli effetti nel possesso del bene, potendoci quindi entrare autonomamente.

Anche questo aspetto è di fondamentale importanza: fino alla riconsegna delle chiavi, infatti, oppure fino a quando lo sfratto non venga eseguito insieme all’Ufficiale Giudiziario, il proprietario NON può in alcun modo entrare nell’appartamento, non avendone alcun diritto.

Tale divieto permane anche se si ha la certezza che l’inquilino abbia lasciato l’appartamento!

Non rispettare questa prescrizione può riservare bruttissime sorprese: entrare in un appartamento concesso in affitto, infatti, è un reato allo stesso modo dell’entrare in casa d’altri senza permesso.

Qualora l’inquilino se ne accorgesse, potrebbe denunciarvi e verreste processati!

Questo vale anche per le stanze concesse in locazione, all’interno di un appartamento più grande.

È il caso, ad esempio, di Maria Luisa: lei è proprietaria di un appartamento, le cui stanze vengono date in affitto a studenti.

Succede che la studentessa Gina, inquilina di Maria Luisa, un bel giorno parte per un viaggio, senza dire dov’è andata, né senza dire se e quando sarebbe tornata.

Trascorsi 6 mesi Maria Luisa viene sapere che è tornata dai propri genitori in Scozia.

Maria Luisa, a quel punto, ingenuamente entra nella stanza per pulirla, visto il totale stato di abbandono.

Dopo poco tempo Gina torna nella propria stanza, si accorge dell’accesso non autorizzato, e la denuncia! Risultato? Processo a carico di Maria Luisa e spese legali da pagare all’avvocato penalista.

Quindi fate molta attenzione: anche nel caso in cui l’inquilino non paga i canoni di locazione, non avete diritto a rientrare in possesso dell’immobile (o della stanza) fino a quando le chiavi non vengono riconsegnate, o finché non si riesce ad eseguire lo sfratto.

In ogni caso, nel dubbio, è sempre buona norma chiedere al Vostro legale di fiducia: noi siamo qui pronti a rispondervi, ricordando che prevenire è meglio che curare!