MESSAGGI WHATSAPP E VALORE PROBATORIO IN AULA

Feb 1, 2021 | Senza categoria

Oggi torniamo a parlare di un tema molto attuale nell’ambito del nostro lavoro legale, il valore probatorio dei messaggi WhatsaApp.

In particolare ci capita spesso di imbatterci in clienti il quali, nel riferirci un loro caso, alla domanda se avessero qualche supporto documentale che potesse provare quanto da loro riferito, rispondono: sì Avvocato, ho tutta la conversazione WhatsApp dove la controparte conferma le mie ragioni.

Fantastico! Ma ciò risolve il nostro problema? Scopriamolo insieme…

L’epoca moderna e l’avvento soprattutto degli smartphone ha portato con sé il moltiplicarsi delle forme di comunicazione, più o meno “scritte”.

Come ben sapete, e come ripetiamo ormai molto spesso, in qualunque ambito ci si trovi, che si tratti di un contratto di lavoro, o di una ristrutturazione di casa, o di qualcuno che ci deve dei soldi, è sempre bene tenere una traccia scritta di quanto promesso o assicuratoci dagli altri.

Verba volant, scripta manent è un proverbio che tutti ben conosciamo, ma che a volte per pigrizia dimentichiamo, con poco simpatiche conseguenze.

In questo contesto come si ineriscono le messaggistiche WhatsApp?

Ce ne parla la Corte di Cassazione, la quale in un’importante recente Sentenza, ha stabilito che:

  • i dati informatici acquisiti dalla memoria del telefono sono parificati a dei veri e propri documenti;
  • conseguentemente, sono acquisibili con plurime modalità idonee alla raccolta del dato, inclusa la riproduzione fotografica degli stessi (il c.d. “screenshot”);
  • qualora tale riproduzione venisse contestata, è sempre possibile mettere a disposizione il proprio telefono, per veder estrapolati detti dati nell’ambito di una potenziale perizia tecnico-informatica, che ne confermi l’autenticità.

Questa decisione apre le porte per una importante tutela dei diritti in chiave moderna, in quanto si tiene conto delle ormai innumerevoli forme di invio di messaggi e comunicazioni.

È importante, peraltro, che tali messaggi vengano quantomeno salvati e conservati nella memoria del telefono (o facendo un backup da salvare sul pc), di modo da non farsi trovare impreparati qualora fosse necessario.

In questi casi si tratta di piccole forme di prevenzione, che costano pochissimo tempo ed attenzione, ma che possono al contrario togliere le “castagne dal fuoco” in situazioni potenzialmente fastidiose.

Perché, come diciamo sempre, prevenire è meglio che curare!

Rimaniamo, come di consueto, a Vostra disposizione per ulteriori chiarimenti o dubbi, alla prossima!